barrylindon73
il 11 gennaio scorso

Ho deciso.

Ho deciso. Sarà il 15 gennaio. Non prima, non dopo. Il giorno successivo alla laurea di Sofia, mia nipote. Non posso lasciarmi andare prima di vedere il suo sorriso, quello pieno, fatto di fierezza e leggerezza insieme. Dopo quel momento, sarò libero. Nessuno potrà dire che sono stato egoista. Ho calcolato ogni cosa.

Stasera, però, mi ritrovo davanti a un foglio bianco. Vorrei scrivere le ultime parole, un congedo. Ma ogni frase sembra vuota, ogni pensiero già detto. Cosa si può dire, alla fine? Non ci sono sintesi perfette, non ci sono conclusioni adeguate. Rimane solo un silenzio lungo e profondo, simile al mare. Quel mare che ho amato e temuto per tutta la vita.

Mi chiedo: se guardassi indietro, se provassi a ricordare tutto, troverei qualcosa di diverso? Una giustificazione per restare, per non farlo? Mi sembra di aver già analizzato ogni frammento, ogni errore. Eppure, c'è sempre qualcosa che sfugge, come sabbia tra le dita.

Il 15 gennaio sarò io a decidere. Ma prima di quel giAltro