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il 10 maggio scorso

Gli schiavi lavoravano ovunque: nelle case

Gli schiavi lavoravano ovunque: nelle case, nelle miniere, nelle fabbriche e nelle fattorie. Lavorarono anche per i comuni su progetti di ingegneria quali strade, acquedotti ed edifici.
Il II e il I secolo a.C. rappresentano senza dubbio il culmine della tratta degli schiavi, tra la caduta di Cartagine e Corinto nel 146 e la sottomissione della Gallia nel 52. Cesare, se dobbiamo credere a Plutarco e Appiano, portò allora in Italia più di un milione di prigionieri.
La schiavitù ha una lunga storia nel mondo antico ed era praticata nell'antico Egitto e in Grecia, così come a Roma. La maggior parte degli schiavi nell'Impero romano erano stranieri e, a differenza di quanto accade oggi, la schiavitù romana non era basata sulla razza.
I Romani neri erano il cuore della cultura classica, non una minoranza eccezionale, né schiavi o servi. Erano soldati e commercianti, drammaturghi, poeti, filosofi, teologi e imperatori. Gli antichi romani dovevano essere reimmaginati come esseri dotati di unaAltro