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sabato alle 21:14
La mamma è il primo specchio in cui ci riflettiamo
La mamma è il primo specchio in cui ci riflettiamo, ma non sempre quel riflesso è limpido. A volte è incrinato, offuscato dalle sue imperfezioni, dai suoi errori, dalle ferite che porta e che, senza volerlo, riversa sui figli. Non tutte le madri sono perfette, alcune sono fragili, altre distanti, altre ancora soffocanti o incapaci di dare ciò che un figlio desidera. E i figli, spesso, ne portano il peso come un’aspettativa non detta, un vuoto che non si riempie, un dolore che si tramanda. Eppure, accettare quelle imperfezioni, vedere la donna dietro il ruolo, con le sue lotte e i suoi fallimenti, è una sfida che lacera il cuore. Essere presenti come figli, nonostante tutto, senza rancore, senza pretendere ciò che non può essere dato richiede una forza immensa, un amore che sa piegarsi senza spezzarsi. O forse è rassegnazione. Spesso un figlio non ci riesce, cedendo ai risentimenti. È un cammino duro, fatto di silenzi e perdoni non pronunciati, ma in quel cammino si trova una verità profonda: amare una madre imperfetta è anche imparare ad amare se stessi, con tutte le proprie crepe. Soprattutto quando una madre invecchia, inesorabilmente, mostrando in maniera netta le sue fragilità e i suoi limiti. Credo che se un figlio riesce nello sforzo di livellare la superficie increspata del carattere della propria madre, possa fare un passo grande nella consapevolezza di essere a sua volta un genitore. Diversamente rimane la follia, di un rapporto mancato e gettato alle ortiche su cui, un giorno, rimpiangere le proprie azioni. A queste madri, se ce ne fosse bisogno, gli auguri più profondi per la FestaDellaMammaAltro